01
Lug

A Klagenfurt c’ero anche io e questa è la mia storia…

…Era il 1990/1991 quando ho scoperto il Triathlon e il mitico IRONMAN. La disciplina mi affascinava molto ma avevo un grosso limite… non sapevo nuotare. Ritenevo la gare dell’IRONMAN una gara da superman che solo atleti speciali potevano permettersi e la mia ammirazione per queste persone era infinita. Passarono gli anni e nell’invenrno del 2002 decisi che era venuto il momento di correre uno Sprint il “Città di Udine”; così iniziai a frequentare la piscina e in qualche modo imparai a nuotare; finii la gara camminando e per molti anni la “triplice” rimase in un cassetto. In Agosto del 2010 la svolta: dopo alcune uscite lunghe in bici ho pensato “si può fare” e così ho ricominciato a correre a piedi e a nuotare.
Nel 2012 finalmente l’iscrizione ufficiale e l’inizio di un anno di ansia e attesa. Negli ultimi 365 giorni ho macinato 10.150Km tra bici, corsa e nuoto; 100.000 metri di dislivello , 559 ore di attività su 356 sedute di allenamenti e gare e poi eccoci qui al 30 giugno 2013 il giorno atteso praticamente da una vita. Sveglia alle 3.00 per la colazione; alle 5 lascio l’albergo in direzione della zona cambio e poi via verso la partenza della frazione più temuta, quella di nuoto… quante ore insonni passate con l’ansia della partenza. Metto in pratica subito la mia tattica: mi posiziono sull’estrema destra così da poter avere acqua libera a destra. 30 secondi al via 3… 2… 1… il colpo di partenza… chiudo gli occhi per un secondo faccio un bel respiro e parto. I primi 200 metri sono veramente duri, adrenalina e cuore a 1000, per un attimo mi giro a dorso, prendo tre respiri e mi rigiro nuovamente, finalmente inizio a prendere il mio ritmo, non ho ostacoli intorno a me e riesco a rilassarmi. Il cielo sopra di noi è sereno l’acqua ha una temperatura perfetta. Ormai inizio a scorgere la prima boa per la virata a sinistra. Cerco di stare largo, c’è tanto “traffico”, qualche botta e poi via restando sempre sulla destra verso la boa della virata di rientro. Altro intasamento altre botte, adesso il sole è di fronte… inizio ad immaginare il canale… cerco di concentrarmi e pensare al gesto tecnico del nuoto. Il gruppo si comprime lo spazio a disposizione è sempre meno… alzo la testa per cercare qualche buco dove infilarmi per stare più largo. Siamo finalmente nel canale… si nuota a stento nell’acqua torbida ma ormai è finita. Esco dall’acqua molto tranquillo… cambio non proprio rapidissimo e via in bici. Mangio subito una banana e mi metto in posizione. Pedalo veramente bene, agile e sciolto. Inizio a superare molta gente e questo mi carica. Arrivano le salite e qui inizia il divertimento… le supero tutte molto agilmente. Il tifo è incredibile… la gente che urla il tua nome “Super Alessandro”… i Daft Punk a tutto volume… è veramente uno spettacolo da brividi… ho la pelle d’oca. Finisce il primo giro, guardo il cronometro e prendo paura: “azz… sei andato veramente forte… forse è il caso di fare il secondo giro più calmo… non sappiamo come andrà a finire”. Anche il secondo giro in bici vola via anche se con una foratura che mi fa perdere circa 3 minuti. Scendo dalla bici che sono ancora fresco e mi sento veramente bene. Indosso le scarpe da corsa il cappellino e la canottiera e parto. I primi chilometri sono veramente inifiniti, non passano mai, ma questa è una sensazione che ho anche in allenamento. Finalmente si ritorna nel parco e inizia l’andata verso il centro di Klagenfurt. Ho ancora buone sensazioni e siamo già al ritorno verso il parco. Ecco il cartello dei 21Km… alla mezza ci siamo arrivati. Procedo bene fino a 27o km poi ecco la crisi, probabilmente causa l’aver saltato qualche ristoro all’inizio della maratona. Cerco di andare avanti ma i crampi mi bloccano le gambe… procedo per 10 secondi correndo poi crampi… allora marcio per altri 10 secondi e poi riprendo a correre… avanti cosi fino al 32o km. Intanto a tutti i ristori ho preso gel, coca-cola, bevanda isotonica. Al 32o il motore si riaccende all’improvviso e ricomincio a correre come se nulla fosse successo. Recupero altri altleti che mi avevano superato durante la mia crisi. Siamo già al secondo giro di boa in centro a Klagenfurt. Ormai mancano 5km… 4… 3… 2… Il cartello dell’ultimo Km è li di fronte a me… ci sono solo 1000m per terminare il mio IRONMAN. Imbocco il corridoio della finish-line e li per terra vedo seduti i miei due figli Niccolò e Valentino. Li prendo per mano e tagliamo il traguardo assieme, un traguardo atteso e sognato per anni; chiudo con il tempo di 10h58’18″… forse con un pò di esperienza si poteva fare sicuramente meglio ma va bene così infondo l’obbiettivo era partecipare e finirlo.

IRONMAN Klagenfurt

IRONMAN Klagenfurt

05
Apr

Unesco Cities Marathon

11
Feb

Nelle piscine, per non permettere il prolificarsi di batteri e agenti patogeni, vengono aggiunti l’acido ipocloroso(HCLO) e ipoclorito(OCL-) i quali forniscono cloro attivo libero che mantiene  l’acqua disinfettata.

Fino a qui tutto bene acqua pulita e cloro non creano problemi di irritazione all’ uomo, le cose però cominciano a cambiare quando nell’ acqua abbiamo presenza di sostanze organiche e inorganiche ricche di azoto. L’uomo nuotando l’ascia prodotti di secrezione ricchi di azoto nell ‘acqua … L’azoto presente si combina con il cloro formando delle cloro ammine(NH2CL, NHCL2 NHCL3)!!!!

Le cloroammine sono sostanze volatili irritanti che fuoriescono parzialmente dall’acqua sottoforma di gas, tali cloroammine si formano proporzionalmente alla gente presente…più persone in acqua e più azoto che si combina con il cloro. Quando l’ambiente e ricco di cloroammine si sente quel tipico odore forte delle piscine al chiuso ” ODORE DI CLORO”…Questo deve essere un campanello d’allarme per chi ha fastidi di irritazione in piscina.

E quindi che fare????? Come si può nuotare senza avere problemi con le cloro ammine????

Ci restano tre soluzioni per nuotare in piscina…

La prima soluzione è solo realizzabile nei mesi più caldi perchè basterebbe aprire le finestre della piscina e la quantità di cloroammine disperse nell’ ambiente diminuirebbe immediatamente.

La seconda soluzione è probabilmente la più praticabile, bisogna cercare una piscina che sia poco frequentata in pratica sia poco ricca di azoto…cioè piscine dove non si fanno corsi di ogni genere, tendenzialmente una piscina da 50 metri dove si fa solo nuoto libero e solo in certe fasce orarie.

La terza soluzione è una piscina con acqua salata , anche qui per legge ci deve essere il cloro ma in questo caso il cloro presente non viene aggiunto sottoforma di acido ma bensì viene formato da degli elettrolizzatori che liberano cloro naturale che tendenzialmente non forma altri prodotti come le cloroammine.

13
Dic

Anche quest’anno a Udine e sucessivamente anche a Palmanova sono riuscito a migliorarmi sulla distanza della Mezza Maratona.

21
Nov

I ciclisti possono liberamente circolare in coppia affiancati, perche’ non commettono alcuna violazione del codice della strada. A stabilirlo (caso pilota in Italia) e’ una sentenza del Giudice di pace di Taggia (Imperia), che ha cancellato una contravvenzione da 23 euro che i carabinieri di Santo Stefano al mare avevano elevato a due ciclisti (contravvenzionandoli per la violazione dell’articolo 182 del Codice della Strada) sorpresi a circolare affiancati.

Riguardanti la fattispecie giuridica – spiega l’avvocato Mario Leone, di Imperia, che difende i due ciclisti – In quell’occasione, si chiari’ che, contrariamente all’opinione comune e a quanto spesso anche alcune forze dell’ordine ritengono, i ciclisti ben possono viaggiare in doppia fila nei centri abitati e quando le condizioni della circolazione lo richiedono. Anche la giurisprudenza ha confermato piu’ volte tale assunto, previsto proprio dall’articolo 182 del codice della strada’.

Ed ecco codice della strada cosa dice (articolo 182 del codice della strada’): I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due, quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell’altro.